Dagli Urali all'Italia passando per tutto il mondo - Ekaterina Ivleva Guarise

Dall'agonismo agli spettacoli itineranti, la vita sul ghiaccio della coreografa dell'Associazione sportiva Merano

"Amo tutta la musica" "La cosa più importante per scegliere un programma? La personalità dell'atleta"

Dalla Russia all'Italia è un bel salto. Qual è stata la tua strada da Chelyabinsk a Merano?

EIG: "La mia carriera agonistica è terminata a 15 anni. L'anno dopo ho iniziato a partecipare agli spettacoli e lavoravo come allenatrice dei più piccoli, frequentando l'Università sportiva. Partecipando agli spettacoli ho girato praticamente ovunque nel mondo. Dal Messico all'Australia, da Singapore a Hong Kong e Sudafrica. Per molto tempo ho lavorato in Spagna e Regno Unito. A Mosca ho partecipato allo spettacolo di Tatiana Tarasova."

"Conclusa questa esperienza ho cercato di poter allenare in Europa, per tornare a stare più vicina a mia madre, finché ho trovato un contatto e mi sono stabilita a Merano."

Oggi sei allenatrice e coreografa, ma qual è stato il tuo percorso come atleta?

EIG: "Ho sempre pattinato in coppia di artistico, a livello nazionale con il mio primo partner Oleg Kozlov. Successivamente ho provato con il campione europeo Alexander Smirnov, ma il progetto non è proseguito. Sono sempre stata una bambina con l'animo artistico. Ho sempre preferito improvvisare e dare spettacolo, piuttosto che allenare i salti lanciati."

"Ho terminato, così, la mia carriera come agonista e ho seguito gli spettacoli in giro per il mondo, lontano dalla Russia."

Nei tuoi programmi emerge sempre la ricerca di musiche particolari. Qual è il criterio che adotti nelle scelte?

EIG: "Le scelte delle musiche le condivido con Milena Panic, mettendo insieme le idee di una e dell'altra. Il criterio principale, però, si basa sulla personalità dell'atleta che scenderà in pista e sulla sua inclinazione più o meno artistica. Scegliamo una musica che permetta alla pattinatrice di dare il suo meglio quando è in pista."

Ci sono generi musicali che prediligi?

EIG: "Sono fan della musica in generale. Ascolto di tutto fin da piccola, dalla musica classica di Tchaikovsky al rock americano dei Red Hot Chili Peppers al pop di tutte le epoche. Mi piacciono molto il beat africano e arabo."

E quali balli?

EIG: "Il mio ballo preferito è l'Hip Hop, soprattutto quello degli inizi, quello ballato per strada."

Ti sarà capitato, probabilmente, di incappare in una "crisi di ispirazione". Se succede, come fai per superarla?

EIG: "La cosa per me più difficile è quella di montare la prima coreografia di una nuova stagione. Spesso l'inizio è faticoso, ma una volta ingranato, poi le idee non si fermano più. Quando ero io in pista non mi sono mai bloccata, il corpo sente la musica e via che si parte."

Sembra che la tendenza del momento sia un po' ovunque quella di preferire il pattinaggio "tecnico" rispetto alle performance artistiche. Secondo te è la strada corretta oppure bisognerebbe cambiare rotta?

EIG: "Secondo me c'è ancora spazio per bilanciare entrambe le cose."

Tu hai anche esperienza nell'organizzazione di eventi, competizioni e spettacoli sul ghiaccio. Quest'anno hai organizzato il Merano Ice Trophy. Per la prossima stagione hai già qualche progetto in mente?

EIG: "Per il momento mi piacerebbe poter riproporre il Merano Ice Trophy ancora per molti anni."

Per quel che riguarda il pattinaggio sul ghiaccio in Italia, in campo maschile, nelle coppie e nella danza riusciamo a essere presenti agli eventi più importanti; in campo femminile fatichiamo, invece, un po' di più, tanto che non siamo riusciti a partecipare alle ultime Olimpiadi. Il vuoto lasciato da Carolina Kostner è davvero così grande?

EIG: "Sono sicura che arriverà presto il momento per le ragazze italiane."

 Secondo te, sarebbe possibile portare in Italia il "modello russo"?

EIG: "Secondo me no, sono due mondi agli antipodi"

Com'è andata per la vostra scuola la stagione appena conclusa e quali saranno gli obiettivi per la prossima?

EIG: "E' stata davvero una stagione bellissima e piena di soddisfazioni in ogni categoria dove abbiamo gareggiato. L'obiettivo è sempre lo stesso, quello, cioè, di lavorare duro per portare ogni atleta al suo massimo possibile."

 

Skatingscore.it

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