"In pista si può sbagliare, anche se fatico ad accettarlo" "Valieva, Tuktamysheva e Aymoz i miei esempi"
Amanda Ghezzo, che a dicembre ha conquistato il secondo titolo italiano Junior, ha raccontato a Skatingscore.it il suo mondo di pattinatrice.
Amanda Ghezzo, con la conferma al titolo italiano la tua stagione è soddisfacente?
"Una stagione con alti e bassi. Ho dovuto fare i conti con cambiamenti fisici e mentali. Tante le difficoltà, ma tante anche le soddisfazioni."
Le competizioni di campionato sono terminate per questa stagione. Quali sono le prossime gare in programma?
"Sono appena tornata dal Sofia Trophy 2023 (dove ha vinto in categoria Advanced Novice - ndr). La prossima settimana partirò per la Tallink Hotels Cup 2023 e poi il 12 aprile il Triglav Trophy & Narcisa Cup 2023 a Jesenice."
Come ti è nata la passione per il pattinaggio?
"Avevo tre anni e già praticavo nuoto quando mia cugina ha voluto fare una prova di pattinaggio e ci sono andata pure io. Non ricordo perché ero troppo piccola, ma mia mamma racconta che ho messo i pattini e sono rimasta in pista subito due ore. Poi non ho più smesso."
Hai già programmi e musiche per la prossima stagione? Puoi anticiparci qualcosa?
"Il programma lungo lo manterrò anche la prossima stagione, mentre il corto lo cambierò. Ancora non ho, comunque, nessuna idea di quale sarà. Le musiche vengono scelte dopo la fine delle gare."
In allenamento lavorate duramente. Ti è mai capitato di pensare di non riuscire in quello che chiedono allenatori e coreografi?
"Certo, mille volte. Ho dei periodi, anche lunghi, dove non mi ritrovo sul ghiaccio e un po' mi scoraggio. Ma poi ci riprovo e prima o poi ci riesco. E' uno sport che richiede tanta pazienza... e io ci sto provando."
C'è qualcosa che temi di più prima di una gara?
"Nel corto temo di cadere; nel lungo temo di non riuscire a rimanere concentrata per tutta la durata del programma"
E cosa ti dà tranquillità?
"Mi tranquillizza vedere che nelle gare importanti anche i campioni sbagliano. Capisco così che si può anche sbagliare, anche se non fa tanto parte del mio carattere riuscire ad accettarlo."
Sei la più giovane pattinatrice italiana ad aver atterrato un salto triplo in gara. Hai altri obiettivi come questo?
"Per intanto mi piacerebbe riuscire a terminare i due segmenti di gara "puliti". Mi piacerebbe, poi, imparare la combinazione triplo-triplo. Per il resto si vedrà."
Ci sono pattinatrici o pattinatori dai quali trai ispirazione?
"Di taluni pattinatori mi piace una cosa, di altri mi piace altro. Kamila Valieva è la più completa, ma mi piace molto anche Elizaveta Tuktamysheva per la sua energia e la sua motivazione; mi piace Kevin Aymoz, che è un gran pattinatore e un bellissimo artista."
Scuola e attività sportiva. E' complicato gestire tutto?
"Frequento la scuola pubblica Matteotti, che è nel mio quartiere. Sono stata fortunata perché i professori mi vengono incontro e mi sostengono; la preside mi concede i permessi per farmi pattinare al mattino e sono molto affezionata ai miei compagni."
"Nonostante questo, gestire tutto è complicato: quando va bene torno a casa da allenamento alle diciannove, poi studio e faccio i compiti fino a tardi. Al sabato un po' di allenamento e studio e domenica studio tutto il giorno."
Quali sono i tuoi passatempi quando non sei sui libri o in pista?
"Passatempi? Non ho quasi il tempo di farmi una doccia o dormire a sufficienza. In estate, quando ho un po' più di tempo libero, mi piace leggere, soprattutto libri gialli, stare con gli amici e ascoltare musica."
Ci sono altri sport che ti sarebbe piaciuto praticare se non avessi intrapreso la strada del pattinaggio?
"Mi piace lo skateboard e sciare. Mi sarebbe piaciuto imparare a fare l'acrobata."
Skatingscore.it
