Dopo Alleghe e San Donato Milanese, anche Bolzano pensa alla chiusura
Il caro energia e le bollette impazzite colpiscono anche gli impianti sportivi e molti gestori si trovano a dover fare fronte a spese eccessive che
non possono sostenere o far ricadere sulle società sportive. Questo potrà determinare la mancata apertura delle piste ghiacciate, i cui impianti sono fortemente energivori.
A causa degli eccessivi costi si è partiti dalla mancata apertura estiva dell'impianto di Andalo, in Trentino, polo classico per gli stage estivi di pattinatori e hockeisti e si è proseguiti con l'annuncio della chiusura per tutta la prossima stagione degli impianti dell'Accademia del Ghiaccio di San Donato Milanese e di Alleghe, tempio storico dell'hockey su ghiaccio nazionale.
Da quanto è apparso sul quotidiano Alto Adige di oggi, anche Bolzano sta per aggiungersi alla lista. Il sindaco Renzo Caramaschi ha comunicato di stare pensando a scelte impopolari. L'impianto del Palaonda (nella foto) ha avuto finora costi di gestione di 800.000 euro annui. Se dovessero raddoppiare non saranno sostenibili e si seguirà quanto sta succedendo, per esempio in Germania, dove molti impianti di piscine pubbliche sono stati già chiusi. Intanto verranno adeguate le tariffe.
Sarebbe un problema che si va ad aggiungere ad altro problema, vista la già scarsa disponibilità di impianti in confronto all'alto numero di atleti che praticano sport sul ghiaccio.
A questo si aggiunge, poi, che il progetto (già approvato) di costruzione della seconda pista nella struttura di via Galvani a Bolzano, probabilmente non vedrà mai la luce.
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