Elena Glebova - Foto dal profilo Instagram
Stralci di un'intervista a Elena Glebova, che racconta il suo punto di vista da allenatrice rispetto alle diverse realtà
"Negli Usa comandano i genitori, in Europa viene prima la scuola, in Russia sono molto rigidi, ma vincono."
La sette volte campionessa estone di pattinaggio artistico Elena Glebova, ha parlato delle differenze di allenamento dei pattinatori artistici negli Stati Uniti, in Europa e in Russia.
E.G.: "Mi sono formata in America. Lì, affittare una pista di pattinaggio è molto costoso e i genitori lo pagano da soli. Pertanto un atleta, anche molto giovane, va ad allenarsi in modo più consapevole."
"In Russia c'è molto sostegno da parte dello stato: il ghiaccio è gratis, per esempio. Non sono molti gli atleti che comprendono in pieno la fortuna che hanno."
"In Europa è completamente diverso che in Russia. Si portano i bambini a praticare sport più perché fa bene alla salute che per i risultati. Quasi tutti pensano che l'istruzione scolastica venga prima di tutto e che la formazione sportiva sia come un hobby."
"Anche gli atleti che rappresentano l'Estonia ai Mondiali o alle Olimpiadi hanno come primo impegno la scuola. Il primo allenamento è alle 6 del mattino, poi un'intera giornata a scuola e un altro la sera. Il carico di lavoro è molto alto, e non ci sono abbastanza ore di allenamento."
"Negli Stati Uniti non puoi assolutamente alzare la voce, rimproverare o criticare un bambino. I genitori monitorano costantemente questi momenti e se non piace qualcosa fanno immediatamente causa. Questa è la norma per loro."
"Gli allenatori lavorano, quindi, con molta attenzione e a volte non riescono a mettere a frutto tutte le proprie potenzialità, essendo costretti ad agire entro limiti molto ristretti."
"In Europa la situazione è un po' più libera. Anche se spesso diventa inaccettabile urlare a un ragazzino."
"In Russia, i metodi sono più duri. Forse è per questo che i pattinatori russi ottengono risultati eccezionali."
Source: fs-gossips.com
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